Vendita dell’immobile in un condominio parte 2: la proprietà privata

La volta scorsa ci siamo soffermati sulla vendita in un condominio degli spazi di proprietà comune, mentre oggi scopriremo cosa succede quando si mette in vendita un immobile privato: come si procede e quali sono tutti i cavilli da conoscere!

La prima cosa di cui il condomino deve assicurarsi è quella di farsi rilasciare dall’amministratore un determinato documento: si tratta della liberatoria condominiale delle rate, di fondamentale importanza nel momento in cui si prenderanno i contatti con un notaio. Si tratta di un documento redatto dall’amministratore in persona attraverso il quale si attestano sia i debiti che i crediti del condomino che la sta richiedendo.

È importante ricordare che, nel momento in cui il condomino decide di vendere in uno specifico periodo dell’anno, avrà pagato delle rate sempre in base a un bilancio preventivo fatto all’inizio dell’anno. Arrivati a fine anno, si procederà ai conteggi effettivi e verrà alla luce la reale spesa attribuita a quell’unità.

Quando viene rilasciata la liberatoria, infatti, si inserisce sempre la dicitura “salvo conguaglio”, che verrà poi calcolato in base al giorno di fuoriuscita dall’appartamento.

Vecchio e nuovo proprietario: chi paga la differenza?

A questo punto ci si trova di fronte a una differenza da pagare lasciata dal vecchio proprietario. E qui sorge un problema: com’è facile intuire, non è semplice andarlo a rintracciare una volta che questi si è allontanato dalla proprietà. Non essendo più parte del condominio, molto probabilmente non sarà neppure interessato a restituire tale differenza.

Inoltre, neanche gli amministratori possono pretendere i soldi direttamente dalla persona in questione dal momento che il debito permane sempre sulla proprietà e non sull’ex condomino.

Dunque ne consegue che eventuali saldi extra verranno chiesti, anche se di competenza del proprietario precedente, al nuovo proprietario. La legge, infatti, è molto chiara a riguardo: chi subentra in un immobile acquistandolo è responsabile per le spese sia dell’anno in corso che dell’anno precedente.

Nel caso lo ritenesse opportuno, poi, sarebbe il nuovo proprietario a rivolgersi a chi ha lasciato libero l’immobile e a chiedergli quanto pensa che gli spetti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *